lunedì 28 dicembre 2015

Le scie chimiche: facciamo il punto insieme ai bambini.

L'uomo, ancora oggi, purtroppo, ha difficoltà a comprendere quello che sta accadendo.
E' così fuori dal mondo reale che non è capace di vedere quello che accade sopra la sua testa (esempio quelle scie che si ramificano a formare reti nei cieli), né quello che accade abbassando lo sguardo dinanzi l'impoverimento sociale e l'arricchimento di pochi banchieri usurai.
Non lo capisce!
Non lo accetta!
Ancora oggi, purtroppo, trovo amici, conoscenti e non, affermare che le scie chimiche non esistono e che non sono altro che una bufala, nonostante, i cambiamenti climatici siano sempre più tangibili.
Altre persone, invece, che non navigano sul web, neppure sanno cosa sono "le scie chimiche", dunque la bufala si limitano a mangiarla lontani dal linguaggio antipatico e arrogante dei ciechi saccenti.
Qualcuno mi ha chiesto: "Perché non parli mai di questo fenomeno?"
A me è capitato di parlare dell'argomento, ma preferisco comunque lasciarlo a chi meglio di me lo affronta e lo studia.
Voglio comunque dar loro una mano osservando il tutto con la bassa logica.
Ciò che dovrebbe fare riflettere gli scettici e i miscredenti, è che anche i bambini lo studiano  a scuola e questo dovrebbe fare suscitare non poche perplessità sulla propria consapevolezza del mondo reale:

Nulla di così fuori dal mondo o inimmaginabile se pensate che il 5 luglio del 1996 degli uomini furono capaci di clonare la pecora Dolly.
Credo, con bassa logica, che se l'uomo è riuscito a clonare una vita, è anche capace di controllare il clima con meno difficoltà. Voi che dite?
L'offesa alla Madre Natura, in questi ultimi anni, non ha avuto limiti.
Ritorniamo comunque alle nostre scie e a quell'argomento che le figure assoldate dal potere quali gatekeeper, troll, influencer (e stupidi che lavorano gratis), fanno rientrare nella teoria del complotto.
Le fonti sono innumerevoli!
Non che io sia un grande stimatore di quel che la tv propina, ma quando al TG1 parlano di scie chimiche, state pur certi che stanno confermando l'attendibilità del fenomeno, chiaramente, raccontandoci quel che raccontano ai bambini.



Riguardo la capacità di controllo climatico e di tutto quello che l'uomo è riuscito a fare (nel bene e nel male), nel corso dei secoli, condivido questo simpatico vecchietto di nome Pierluigi Ighina, uno scienziato e una mente che ha collaborato con Guglielmo Marconi.


Se state seguendo le parole e ad esse associate i filmati, congiungendo il dinamismo neuronale e dando valore al vostro tempo, basterebbe solo questo ad affermarvi la effettiva esistenza delle scie chimiche.
Posso comunque continuare con il Generale Fabio Mini, il quale, con la calma della ragione, vi parla e vi spiega la guerra ambientale in atto:




A Mini, poi, possiamo associare il maresciallo Domenico Azzone: 


Il maresciallo Azzone, come Mini, ha una esperienza sul campo affermata.
Nel video, Azzone spiega come i "miserabili disinformatori" (così li chiama ad inizio conferenza), abbiano il compito di insabbiare la verità. 
A loro, poi, aggiungo il discorso di Rosalind Paterson alle Nazioni Unite, Presidente della Agriculture Defense Coalition:

A questi posso aggiungere anche il fisico Corrado Penna, il quale, con la bassa logica, ricorda le varie tecniche utilizzate per avvelenarci, tra vaccini e alimenti contenenti prodotti altamente tossici, dunque, perché pare così anormale l'idea dell'inquinamento atmosferico?!?! (ragionamento di bassa logica di Penna)



Vi sono varie tecniche per farvi accettare l'inaccettabile, ed è quello di mostrarvi le scie costantemente. Riesce più facile con i bambini, ma con gli adulti ciechi, la storia non cambia.
Guardate questo cartone animato titolato "Il gatto puzzolone", per capire il lavoro che stanno svolgendo sopra la popolazione.


Era questo il cielo 20 anni fa? Non credo proprio.
Potrei continuare con altri video che documentano il fenomeno, ma mi fermo qui.
Un altro studioso del fenomeno, Rosario Marcianò, sul suo sito www.tankerenemy.com, ne parla giornalmente, mostrando documenti, filmati, immagini, che avvalorano quel che non vedi.
Un mio consiglio fraterno: Apri la tua mente ed inizierai a vedere.



                                                                      Fabiuccio Maggiore












domenica 27 dicembre 2015

Le conseguenze del divorzio: il Tuo debito.

Lo Stato Italiano e la Banca d'Italia, agli inizi degli anni '80, come spero saprete già, hanno divorziato.
Beniamino Andreatta e Carlo Azeglio Ciampi, han deciso così.
Il pretesto utilizzato fu l'inflazione.
Come in ogni divorzio, ognuno si prende o si tiene qualcosa.
Lo Stato ha mantenuto la politica economica e fiscale, mentre la Banca si è presa la politica monetaria.
La grande truffa del pensiero, è quella di credere che lo Stato possa decidere sugli investimenti senza possedere denari.
Nessuno è padrone delle proprie scelte di spesa se il portafoglio viene tenuto da qualcun altro.
La politica economica e fiscale senza politica monetaria, non vale nulla.
Lo Stato dagli anni '80 ad oggi, ha aumentato le tasse e tagliato la spesa pubblica per ripagare un debito pubblico che è andato aumentando, pur rastrellando i risparmi del suo Popolo, pur mendicando ai mercati finanziari.
La spiegazione è molto semplice!
Quando rastrellava i denari del suo Popolo, riduceva la possibilità del Popolo di potere spendere, riduceva il suo potere d'acquisto ed il suo reddito, contraendo uno dei principali aggregati che fanno parte del Prodotto Interno Lordo: i Consumi.
E' chiaro che se calano i consumi, calano anche gli investimenti e la produzione, poiché se si produce ma non vi è domanda di prodotti per assenza di denari, tutto si arresta. (facile!)
Nel rapporto Debito/Pil, se il denominatore (Pil) diminuisce, il rapporto col debito aumenta.

Questo, non fu altro che un errore calcolato. In questo video, l'assassino tecnico, Mario Monti, lo afferma apertamente: "Stiamo distruggendo la domanda interna!"


D'altra parte, quando mendicava, invece, ai mercati finanziari, la moneta che otteneva era presa a prestito, riceveva cioè una moneta a debito gravata di interessi da restituire con la maggiorazione di valore.
E' chiaro che credere di potere ripagare un debito con un altro debito (ricordando il professore Auriti), non è possibile!
Da qui anche il numeratore Debito si ritrova ad aumentare, incrementando ulteriormente il rapporto.

[Se, da un lato, l'inflazione fu il pretesto che portò al divorzio tra Stato e Banca, il debito pubblico fu il pretesto con il quale liberalizzarono e privatizzarono le industrie statali-nazionali-popolari]

Pertanto, senza sovranità monetaria, lo Stato non può estinguere nessun debito.
Sarebbe come chiedere ad un asino di volare.
Per questo è fondamentale che la sovranità monetaria ritorni allo Stato e Paese Italia, perché uno Stato può spendere moneta senza necessariamente indebitarsi con nessun usuraio istituzionalizzato. 
E' questo il ruolo della moneta e ciò che la contraddistingue dal credito (che genera un rapporto debitorio) e sono queste le validi ragioni che porterebbero la sovranità allo Stato, poiché è prerogativa e diritto di ogni Stato-Nazione libero e indipendente battere moneta.
E' mostruosamente falso e antistorico, sostenere che ad ogni moneta emessa corrisponda un debito!!!
Perché non sono state cestinate le teorie economiche e monetarie folli?
Perché mentre Ti stavano fregando, Tu vivevi questi cambiamenti istituzionali con disinteresse e non Ti importava nulla.
Adesso, però, svegliaTi ed incazzaTi!
Perché se Tu, il prossimo, i figli, i nipoti, gli uomini che verranno, non troveranno più la Nazione, le sue industrie, il Pubblico, i diritti e la libertà, è solo colpa Tua e del letargo della Tua mente!
Non dei vili banchieri-usurai e di coloro che hanno tradito la Repubblica Italiana, ma solo Tua!
Il debito pubblico è una truffa mondiale, utilizzata come pretesto per giustificare l'esproprio dei beni nazionali, la distruzione della Nazione, della tua vita e dei tuoi diritti!!!



Fabiuccio Maggiore

sabato 26 dicembre 2015

Parlare a metà nuoce alla salute: gli argomenti che infastidiscono il potere

Nella vita c'è chi ci arriva prima e chi ci arriva dopo, l'importante è arrivarci...ma alla svelta, perché non c'è più tempo! 
Parlare dei problemi bancari e finanziari senza fare accenno al signoraggio, alla proprietà del denaro e alla sovranità monetaria, lo trovo riduttivo, inutile e sistemico.
Un nulla di fatto!
Quando in tv parlano di soldi rubati o altro ancora, omettono quella parola che pare essere una parolaccia, eppure è un concetto economico-monetario: il signoraggio.
Signoraggio sono tutti quei redditi monetari che vengono generati dalla creazione ed emissione del denaro, attraverso le operazioni creditizie ed i prelievi feudali (es. l'esproprio di immobili).
Nel caso di moneta cartacea o sonante, parliamo di signoraggio primario, legato al differenziale tra il costo di produzione e il valore nominale (o facciale) della moneta. 
Es: una carta di 10 euro, ha un valore nominale di 10, ma il costo per produrla (carta, colori etc.) è di pochi centesimi.
Seppure questa moneta rappresenti un bene ad utilità ripetuta (poiché passa di mano in mano), qualora la produzione venga ingessata da trattati incostituzionali e politiche economiche e monetarie folli, l'onere del debito gravato dall'interesse, inciderebbe più di quel che la moneta riuscirebbe a generare movimentando gli scambi, il lavoro e la produzione.
Nel caso di moneta elettronica bancaria, parliamo di signoraggio secondario (o creditizio), legato a tutta quella massa monetaria creata dal nulla dalle banche commerciali private. Questa moneta avrebbe dovuto essere un segno di debito dell'emittente, ma è stata trasformata in fede di credito per mantenere in piedi una farsa.
Nel caso di derivati e dei vari strumenti finanziari diffusi enormemente dagli inizi del nuovo millennio, parliamo di signoraggio terziario (o cartolare), legato a dei contratti perlopiù speculativi (che assicurativi), capaci di creare flussi monetari dal nulla; in altre parole, i derivati sono delle scommesse che vengono socializzate, laddove si parla di perdite e, privatizzate, in caso di utili.
Il "signoraggio bancario", in generale, tanto osteggiato dal potere, porterebbe a comprendere il sistema feudale e, probabilmente, è per questo che non se ne vuole parlare.
La parola signoraggio (o aggio del Signore), infatti, riporta al rapporto vassallatico che mostra e dimostra come i cittadini non siano effettivamente uomini liberi ma vassalli (o servi) di un Signore Feudale, il quale, attraverso la moneta, concede il diritto alla vita socio-economica, al potere essere soggetti economici e poter giungere a dei beni o servizi.
Al concetto del signoraggio, nasce spontanea, dunque, l'associazione della questione proprietaria del denaro. La gente, ad esempio, dovrebbe domandarsi cos'è il denaro (?), chi dà valore al denaro (?) e perché il denaro debba essere un nostro debito e non un credito del portatore?!?
Fondamentali riflessioni che dovrebbero essere affrontate ancor di più oggi che lo Stato ha ceduto la sua sovranità monetaria al cartello delle banche centrali europee (BCE).
A queste domande, tutti quegli istituti di credito e intermediari finanziari che finora si son fatti i bagni sfruttando la nostra ignoranza, dovrebbero darci delle risposte.
Il sistema, retto su una grande truffa mondiale, a questo punto, crollerebbe e, con esso, il potere assoluto e la pietra filosofale con la quale gli antichi alchimisti, i Creatori del denaro, hanno accresciuto nei secoli potere e ricchezze.
Finora, tutti i criminali della mainstream (giornalisti, opinionisti, economisti, politicanti etc.) assoldati dal Signore, hanno taciuto la verità.
Se si parla di obbligazioni subordinate, di derivati espansi alla rovina e non si vuole parlare del signoraggio cartolare (o terziario), di proprietà del denaro e sovranità monetaria, non arriveremo mai a comprendere le origini del problema e, dunque, le soluzioni pratiche per uscire dalla morsa degli usurai e dei falsari.

F.M.

mercoledì 23 dicembre 2015

Un saluto al Professore Paolo Renzo Corritore

Con grande dispiacere, ho appreso lunedì la triste notizia della morte del Professore di Storia della moneta e della banca di Pavia, Paolo Renzo Corritore, uno dei due relatori che mi ha permesso di sviluppare la mia tesi.
Il 28 Luglio di quest'anno, un infarto fulminante ha posto fine alla vita carnale di un uomo di soli 58 anni.
Ricordo ancora quando il mese prima ci ritrovammo a parlare dinanzi un caffè di quanto l'università fosse politicizzata e del ruolo della massoneria interna alle istituzioni.
Ricordo ancora il suo stupore dinanzi le monete militari d'occupazione americana: le am-lire.
Nonostante la sua grande preparazione storica in ambito monetario, Paolo non conosceva quella storia che, in Accademia, agli stessi professori, veniva nascosta.
Diversamente dagli altri, però, Paolo aveva capacità di ascolto, umiltà e non arroganza.
Con il professore vi era un insegnamento reciproco, una grande apertura mentale nel volere conoscere da parte di entrambi.
Questo significa "insegnare" e a Paolo non posso che dire grazie.
Grazie Professore Paolo, per il tuo sostegno nella elaborazione della tesi, per le belle parole espresse nella lettera di referenza e per tutto quello che mi hai potuto insegnare.
Continuerò a portare avanti gli studi di ricerca anche per te, custodendo e facendo tesoro di ogni tuo insegnamento.
A presto.

F.M.


venerdì 11 dicembre 2015

La verità affermata da un ex Ispettore della Banca d'Italia e documentata in una tesi



In questo filmato potrete ascoltare le dichiarazioni dell'ex Ispettore Banca d'Italia Roberto Ginnetti ed una parte della mia tesi che documenta, il 14 Aprile 2014, la differenza tra Stato e Banca e la privatizzazione interna della Banca d'Italia (solo per nome).

Fabiuccio Maggiore 

martedì 8 dicembre 2015

Michele Sindona e gli intrecci mafiosi-finanziari

Michele Sindona
Detenuto nel carcere di massima sicurezza di Voghera (Pavia), nell'estate del 1985, Michele Sindona racconta allo scrittore americano Nick Tosches la sua storia e molte verità segrete che lo portarono ad ottenere ricchezza e potere.
Michele Sindona, nato a Patti (in Sicilia), nel 1920, laureatosi in giurisprudenza nel 1946, da nullatenente lascia moglie e figlia a Messina e si trasferisce a Milano dove apre uno studio di consulenza tributaria.
In poco tempo, già negli anni Cinquanta, il suo studio si afferma come quello più importante d'Italia grazie alle sue doti di "falsificatore di bilanci"; così venne chiamato da Enrico Cuccia, amministratore delegato di Mediobanca.

A Tosches rivela: "Quasi tutte le società italiane tenevano, come minimo cinque serie di bilanci. Uno per gli accertamenti fiscali, uno per le banche,